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Il dolore

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Pensi sia qui tra la prima e la terza falange
sulla punta d'una scapola all'alluce,
no è nel sangue tra cellule impazzite
ed il vento la nebbia la pioggia
il gelo che gela al contatto le cose
i pensieri i disegni le idee.

Lo so
a chi lo dici...
Ho male alle mani
ai malleoli ai ginocchi.
I polsi trafitti le fitte alle costole…

Taccio.
Ognuno il suo male maggiore minore

somigliante forse per sopportazione
nell'indice il picco dell'onda,
scivolando sul fondo.

Dolore...


è nel sangue
nel cuore
nel respiro che manca
nel passo che arranca
nel fiato aritmico,
in pausa?
Nel verbo che assente
pronuncia i suoi vuoti.

Pensi sia qui alle tempie
un chiodo d'un attimo
uno sciame che punge
per fuggire lontano.
Ma ora è alle costole
a trafiggerti il petto.

Lo so,
anch'io...
è ovunque il dolore

m'attanaglia m’uccide...

Ho visto che danzi che corri
t'addobbi per andare alle feste
t'ubriachi sorridi stornelli divaghi
rincorri le folle, starnazzi...

Ecco penso... è lontano

 in quest'ora notturna
che il sonno è latente

la speranza una fiaccola fioca

che affiora nel buio.
Invece mi spia

mi colpisce che dormo
ed ormai più non sogno.

 

Ho visioni nel dubbio del giorno che sorge…
lunedì giovedì, il dubbio perdura
forse invece è domenica.
La mente vacilla... 

 

 

 Rosetta Sacchi - 06/02/2023 18:53:00 [ leggi altri commenti di Rosetta Sacchi » ]

Grazie Amina ed Angelo per il passaggio e l’apprezzamento di questi miei semplici versi.
Angelo, a te un ringraziamento particolare per ogni volta che mi leggi ed esprimi il tuo graditissimo pensiero.

 Amina Narimi - 05/02/2023 20:09:00 [ leggi altri commenti di Amina Narimi » ]

Una grande poesia. Che fa male mentre scende, che fa bene in tutto il corpo per quanto è bella
Ciao Rosetta
Un abbraccio fitto

 Angelo Naclerio - 05/02/2023 19:07:00 [ leggi altri commenti di Angelo Naclerio » ]

Che altro dire, Rosetta, mi spiace abbia, il Dolore, scelto te per dare voce a sé stesso, il Dolore che nessuno di noi per sé mai vorrebbe e che attraverso il tuo versificare impavido di sé stesso canta sublime..
Un grosso grosso abbraccio di poesia.

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